di IVO BLANDINO
TORRE PELLICE – Si è concluso mercoledì 25 agosto a Torre Pellice il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, che ha visto la riconferma della diacona Alessandra Trotta nella figura di moderatore della Tavola valdese. Concluse anche le elezioni della Tavola valdese, che sarà così composta: Erika Tomassone (vicepresidente), Dorothea Müller, Ignazio Di Lecce, Paolo Bor, William Jourdan, Ulf Hermann Koller.
“Abbiamo vissuto giornate intense e fruttuose nella bellezza dell’incontro comunitario, anche se in parte su piattaforma digitale – spiega Alessandra Trotta – a margine dei lavori sinodali, il tema del clima ha percorso le giornate del Sinodo a livello anche spirituale. I culti sono stati centrati sul tema ambientale, sul quale siamo impegnati in vista della Conferenza per il clima delle Nazioni Unite, prevista a novembre (COP26)”.
Fra le decisioni più significative prese da questo Sinodo, oltre agli stanziamenti Otto per Mille per le crisi di Haiti e Afghanistan, ecco quelle riguardanti la laicità della scuola, il lavoro dei giovani e delle donne come priorità politica. Sulla religione cattolica, osserva il Sinodo, le esigenze organizzative non possono violare diritti sanciti per Legge dello Stato.
“È una “battaglia storica” delle chiese protestanti – prosegue – che portano avanti il discorso della libertà religiosa come matrice delle libertà civili, condividiamo la gioia della fede e di come trasmetterla, anche attraverso i nuovi mezzi che hanno giocoforza contraddistinto la nostra predicazione nell’ultimo anno e mezzo, con la fiducia nella forza che ci viene da Dio”.
Nell’ultima sessione dei lavori sinodali è stato eletto il pastore Francesco Sciotto alla presidenza della Commissione sinodale per la diaconia (Csd/Diaconia valdese). Confermata Mirella Manocchio alla presidenza dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi). Al consiglio della Facoltà valdese di teologia, Lothar Vogel (decano) ed Eric Noffke (vicedecano).
Il massimo organo decisionale di valdesi e metodisti si è tenuto in una formula mista (in presenza e online) dopo un anno di sospensione del Sinodo dovuto alla pandemia e ha visto la partecipazione di 180 deputate e deputati.