dal COMUNE DI PINEROLO
PINEROLO – Sabato 18 marzo la città di Pinerolo si veste a festa per celebrare, con una serie di iniziative, il bicentenario della Scuola di Cavalleria, che ha avuto in città una delle sue sedi più importanti. Proprio duecento anni fa, nel 1823, il Re Carlo Felice disponeva la costituzione della Regia Scuola Militare di Equitazione a Venaria Reale per istruire nell’equitazione i giovani allievi dei corpi di cavalleria, gli ufficiali di ogni Arma nonché le persone della corte reale.
Da allora la scuola ha cambiato più volte sedi e denominazioni fino alla attuale Scuola di Cavalleria in Puglia a Lecce. Nei due secoli trascorsi, nella scuola si sono formate, sotto l’aspetto tecnico, morale e spirituale, tutte le generazioni di Cavalieri (e dal secondo dopoguerra anche di Carristi) che hanno servito la Patria in guerra ed in pace.
Nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario non poteva mancare Pinerolo, dove la scuola, ricostituita nel 1848, rimase ininterrottamente per quasi un secolo divenendone senza dubbio la sua sede più prestigiosa, grazie anche alla presenza del Maestro Federigo Caprilli e dei suoi successori. Tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento la scuola visse il suo grande momento innovativo, a tratti rivoluzionario, che le consentì di assumere anche in Europa un ruolo di primo piano. È infatti in quegli anni che si realizzò la completa applicazione del sistema naturale di equitazione, rivoluzionario metodo studiato dal Capitano Caprilli, che consisteva nell’adattare il peso e i movimenti del cavaliere in accordo con l’equilibrio del cavallo, ottenendo le massime prestazioni con naturalezza. Grazie al metodo, il prestigio della Scuola di Cavalleria di Pinerolo crebbe a tal punto che nel 1900 fu necessario istituire un corso per soli ufficiali esteri mentre nel 1910 venne realizzata la grandiosa Cavallerizza che, ancora oggi, prende il nome del leggendario capitano.
La caserma che ha ospitato per un secolo la scuola è invece attualmente sede del Museo Storico dell’Arma di Cavalleria che con i suoi 5.500 mq. di aree espositive e ben 42 sale rappresenta la testimonianza più ricca e importante sulla storia della Cavalleria in Italia. Sabato 18 marzo il programma dei festeggiamenti si svolgerà in vari luoghi che testimoniano come Pinerolo per oltre un secolo sia stata la città Culla della Cavalleria.
Alle ore 16 è prevista la deposizione di una corona al monumento ai Caduti di Piazza 3° Alpini per poi proseguire al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria. Qui, alle 16.30, si terranno gli interventi del dottor Mario Gennero sull’istruttore Cesare Paderni e del Generale Vittorio Varrà su Federigo Caprilli ed il suo metodo naturale che fece di Pinerolo il riferimento mondiale per l’equitazione. Chiuderà idealmente il Generale Claudio Dei, che illustrerà presente e futuro della Scuola di Cavalleria di cui è l’attuale Comandante.
La partecipazione alle conferenze presso il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria avverrà sino al raggiungimento della capienza massima. Dalle ore 16 fino alle 19 sarà possibile inoltre effettuare la visita delle numerose e suggestive sale del Museo, dove un tempo ebbe sede il comando della scuola.
In serata, presso il Teatro Sociale sarà conferita la cittadinanza onoraria della città di Pinerolo alla Scuola di Cavalleria ed al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria. Seguirà il concerto della fanfara della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” che ha sede a Gorizia. Durante la serata interverranno inoltre i corni da caccia dell’Equipaggio della Regia Venaria, pratica immateriale Unesco legata all’arte equestre, rappresentata in Piemonte da “luoghi del cavallo” di portata internazionale e siti Unesco, da promuovere e valorizzare.
L’ingresso al teatro, raccomandato a partire dalle ore 20.30 per facilitare l’assegnazione dei posti, è libero fino alla massima capienza ed è prevista una offerta libera a favore dell’’di solidarietà denominata “Accendi una luce per chi non può”. L’evento è stato organizzato dalla Associazione Nazionale Arma di Cavalleria di concerto con la Scuola di Cavalleria, il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria e con il Comune di Pinerolo e ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte.
Luca Salvai, Sindaco di Pinerolo: “L’Amministrazione e il Consiglio Comunale di Pinerolo hanno scelto all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria alla Scuola di Cavalleria e al Museo, a testimonianza del forte legame identitario tra la Cavalleria e la comunità pinerolese. Un passato che ha dato lustro alla città nel mondo e che ci auguriamo possa tradursi, attraverso la collaborazione già avviata tra Comune, Scuola e Museo, in una nuova stagione di valorizzazione del patrimonio della Cavalleria in città. Siamo certi che il museo possa divenire uno dei driver di sviluppo per Pinerolo oltre che un punto di riferimento a livello nazionale sulla storia dell’Arma di Cavalleria”.
Gen. Flaviano Godio, Consigliere per il Piemonte dell’Associazione Nazionale Arma di
Cavalleria: “Pinerolo è stata senza dubbio, per quasi un secolo, la sede più prestigiosa ed internazionalmente conosciuta della Scuola di Cavalleria e le celebrazioni del 18 marzo vogliono riaffermare questo antico legame. Quale responsabile dell’organizzazione sono particolarmente riconoscente all’Amministrazione Comunale per la sensibilità e la grande disponibilità che hanno dimostrato nei riguardi dell’Esercito e della mia Associazione”.
Ten. Col. Paolo Caratori, Direttore del Museo Storico dell’Arma di Cavalleria: “La Commemorazione dei duecento anni della Scuola di Cavalleria, per gran parte trascorsi nella città di Pinerolo che desidero ringraziare per la costante vicinanza e per aver voluto tributare al nostro museo il prestigioso riconoscimento della Cittadinanza Onoraria, rinnova l’impegno di servire affinché, sempre fedeli al motto Honorando Trado, le glorie e le tradizioni dell’Arma possano continuare ad essere perpetuate onorando e diffondendo il patrimonio spirituale ricevuto in eredità”.