L’EX PARROCO DI PINEROLO SARÀ PROCESSATO

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PINEROLO – Don Paolo Bianchetto, parroco di Pinerolo fino a febbraio 2023 fino a quando non è stato sospeso dalle funzioni, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace ai danni di tre anziani parrocchiani. Il giudice lo ha deciso nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta nella mattinata di martedì 28 novembre modificando però gli addebiti per i quali la Procura aveva chiesto il processo: sarà giudicato solo per gli episodi di circonvenzione e non anche per i 500mila euro che avrebbe sottratto alle casse delle parrocchia e a quelle della Nuova scuola Mauriziana, in veste di presidente del consiglio direttivo. La riforma Cartabia infatti ha reso l’appropriazione indebita un reato perseguibile solo a querela di parte e quando il giudice ha riaperto i termini per consentire al vescovo di Pinerolo di proporre querela, il prelato Derio Olivero ha ritenuto di non farlo e si è limitato a confermare la sospensione dalle funzioni di culto. Con l’effetto di “graziarlo” dalle accuse più pesanti o almeno da quelle da cui avrebbe tratto maggior profitto. L’inchiesta, coordinata dal sostituto Francesco Saverio Pelosi, è nata su segnalazione dei funzionari di banca, messi sul chi va là dalle movimentazioni sul conto corrente del sacerdote, per lo più depositi di denaro contante. Ciò che emerso dall’analisi della documentazione bancaria poi ha trovato riscontro nelle testimonianze delle vittime, un’anziana sola e una coppia (tutte persone affette da deficit cognitivi o patologie psichiatriche), e dei loro familiari. Tra il 2018 e il 2020 il parroco avrebbe convinto la signora a disporre bonifici per 115 mila euro a suo favore e un’altra a delegargli “la gestione dei rapporti finanziari intestati a lei e al figlio”, compresa una carta prepagata. Una volta ottenuto il bancomat poi, aveva prelevato somme per 28 mila euro, mentre aveva alleggerito gli altri depositi di ulteriori 38 mila euro tra prelievi al pos, in filiale o tramite bonifici. Aveva anche ottenuto il riscatto parziale di un’assicurazione sulla vita. Oggi il figlio della coppia danneggiata si è costituito parte civile nel processo ed è assistito dall’avvocato Anna Baldacci, mentre il parroco è difeso da Simone Chiappori.

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