A PRAGELATO 100 NUOVI POSTI LETTO SOTTO L’EX TRAMPOLINO OLIMPICO

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PRAGELATO – Nella memoria degli appassionati di sci nordico la pista olimpica di Pragelato Plan sarà per sempre associata alla vittoria di Giorgio Di Centa nella 50 km dei Giochi Olimpici Invernali del 2006, davanti a 10.000 tifosi e in una giornata assolata e a dir poco storica. Diciotto anni dopo, tra le speranze dello sci di fondo azzurro c’è Martina Di Centa, che di Giorgio è la figlia, oltre ad essere la nipote della mitica zia Manuela, protagonista del fondo mondiale negli anni ’90. Sono i corsi e ricorsi dalla storia sportiva, perché proprio Pragelato è la località in cui Martina ha fatto man bassa di titoli nei Campionati Italiani Assoluti disputati nel marzo scorso. Qui, in alta Val Chisone, lo sci nordico fa parte del DNA sportivo e sociale della comunità locale e, a pochi mesi dalle gare nordiche dei Giochi Mondiali Universitari Invernali, fervono i lavori per preparare al meglio i tracciati, gli impianti e le strutture di servizio per le competizioni di biathlon e sci nordico.

Dal momento che la pista del Centro Olimpico del Fondo di Pragelato Plan non necessita praticamente di interventi rilevanti, il cantiere che ha sicuramente il maggior impatto visivo è quello dell’ex complesso olimpico del salto e della combinata nordica. Ai piedi dei trampolini si sta realizzando il poligono per il biathlon e si sta ristrutturando l’edificio che durante i Giochi Olimpici Invernali del 2006 ospitò i locali per il cronometraggio, gli spazi per i giudici e i locali per il lavoro degli skimen incaricati di preparare al meglio gli attrezzi degli atleti. In futuro, grazie ai fondi del “tesoretto olimpico”, il complesso tornerà anche a svolgere la funzione di residenza alberghiera per gli atleti, con cento posti letto. La pista per il biathlon è stata tracciata e nei prossimi anni Pragelato diventerà un centro di preparazione per le discipline nordiche attivo per 10 mesi l’anno, grazie al tracciato per lo skiroll utilizzabile nei mesi estivi e autunnali.

Più che giustificato quindi l’ottimismo del Sindaco di Pragelato, Massimo Marchisio, che, essendo stato eletto da pochi mesi, affronta con impegno e con entusiasmo la sfida dei WUG Torino 2025: “La manifestazione sarà una vetrina, un’occasione per tornare sulla ribalta internazionale e porrà le premesse per quello che accadrà nei prossimi anni nei nostri impianti”. Marchisio sottolinea che “dal 13 al 23 gennaio 2025 ospiteremo 6.000-7.000 atleti, accompagnati da tecnici, dirigenti e tifosi. Quindi invitiamo tutti gli appassionati delle discipline praticate a Pragelato a venire ad assistere alle gare, per conoscere la nostra località e la sua offerta turistica e sportiva, anche prima dei Giochi Mondiali Universitari, a partire dai test event in programma nel mese di dicembre”. Un giorno i WUG Torino 2025 saranno un bel ricordo, ma, in prospettiva futura, l’Amministrazione Comunale conta molto sulle opportunità che si apriranno con la realizzazione della pista per lo skiroll, perché, come sottolinea il primo cittadino, “la nostra località diventerà un punto di riferimento per l’intera Italia settentrionale per la pratica dello sci di fondo e del biathlon e per la preparazione degli atleti. La possibilità di assistere a gare delle discipline nordiche, in inverno come in estate, sarà un’ulteriore attrazione turistica”.

Gino Peyrot, direttore agonistico della società sportiva Sci Nordico Pragelato, sarà il responsabile tecnico delle gare di sci nordico dei Giochi Mondiali Universitari Invernali sulla pista olimpica di Pragelato Plan, che, come detto, già nel mese di dicembre vivrà il suo test event con una gara di Coppa Italia. “Dopo le Olimpiadi Invernali da noi si è continuato a gareggiare, in Coppa Europa come in Coppa Italia, nei Campionati italiani come nelle gare regionali organizzate dal Comitato Alpi Occidentali della Federazione Italiana Sport Invernali” sottolinea il tecnico. “La novità interessante è costituita dal nuovo impianto per il biathlon, che per i WUG Torino 2025 sarà ancora allestito in configurazione provvisoria, ma che nei prossimi anni sarà completato, anche e soprattutto con la pista per lo skiroll estivo. Sarà possibile praticare lo sci di fondo e il biathlon per dieci mesi l’anno e questo consentirà la nascita di un centro federale per la preparazione delle squadre nazionali, dei gruppi sportivi militari e delle più importanti società sportive civili”.

Il clima di ottimismo che si respira parlando con i gestori del Centro Olimpico del Fondo di Pragelato Plan, in primis il Presidente Sergio Gola e il tecnico Gino Peyrot, deriva anche dall’apprezzamento per la preparazione delle piste espresso negli ultimi anni dagli atleti e dai tecnici che sono stati protagonisti delle gare di Coppa Europa e Coppa Italia e delle competizioni valide per l’assegnazione dei titoli assoluti e giovanili nazionali e regionali. Perché, se il livello tecnico e l’importanza di una pista a 1.600 metri di altitudine per la preparazione degli atleti viene riconosciuto da un campione del calibro del Re delle gare Sprint, Federico Pellegrino (che vanta un palmares olimpico e mondiale che ha pochi eguali a livello nazionale), significa proprio che a Pragelato si è lavorato e si continua a lavorare bene e che, quindi, la rassegna mondiale universitaria proporrà competizioni di altissimo livello.

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