LUSERNA SAN GIOVANNI FESTEGGIA I VALDESI

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dì IVO BLANDINO

LUSERNA SAN GIOVANNI – Il 31 ottobre del 1517, il monaco dell’ordine degli Agostiniani Martin Lutero, affigge alla porta della cattedrale cattolica del castello di Wittemberg nella Sassonia in Germania, le famose 95 Tesi, contro la vendita delle indulgenze, fu quella la scintilla che diede il via a quello che oggi si chiama il “Protestantesimo” e che oggi è una “chiesa” che conta più di 750 milioni di fedeli, sotto le varie denominazioni evangeliche. Per ricordare questa storica data, ogni anno la prima domenica di novembre, in tutto il mondo protestante, si celebra la festa della Riforma che quest’anno cade nella giornata di domenica 3 novembre.

Dal più antico e storico tempio valdese in Italia il Ciabas del 1555 che si trova sulla collina di Luserna San Giovanni, ma che è già sul comune di Angrogna, verrà trasmesso in Eurovisione, alle ore 10, il Culto della domenica della Riforma. Quest’anno, saranno due gli eventi celebrativi e per questo l’Eurovisione ha scelto l’Italia e in modo particolare le valli valdesi per ricordare anche gli 850 della conversione di Valdo da Lione e del movimento valdese del 1174. Il tempio del Ciabas chiamato così dalla popolazione di allora, in segno di disprezzo, il ciabot era il luogo per depositare attrezzi per la campagna e il tempio era di modesta visibilità rispetto alle chiese cattoliche di 500 anni fa, anche perché ai valdesi non era concesso di costruire luoghi di culto come una forma di chiesa e la popolazione valdese doveva abitare sopra i 600 metri. Oggi con il tempio dei Coppieri a Torre Pellice sono i più antichi luoghi storci di culto Protestante in Italia. Molto ci sarebbe da scrivere su questo tempio, ma un fatto molto importante risale al 27 maggio 1729 quando fu sepolto il Barone Karl Sigmund Frederic Wilhelm Von Leutrum di fede luterana, uomo tedesco ricco e potente, nonché governatore della città di Cuneo e valoroso generale al servizio del re Carlo Emanuele III di Savoia. Grazie alle sue indubbie capacità strategiche militari che gli avevano consentito di uscire vincitore da numerose battaglie che ebbero per teatro l’intero Piemonte. La Guerra di Successione d’Austria consacrò definitamente la sua gloria e nel 1744 il sovrano lo nominò governatore a vita della città di Cuneo, che aveva liberato dall’assedio dei francesi ben superiori di numero. Vincitore a Millesimo e a Ceva, liberò le città assediate di Alessandria ed Asti, cacciò gli spagnoli da Valenza e da Acqui Terme, le sue imprese, ormai leggendarie, affrettarono la pace di Aix-la-Chapelle, in seguito alla quale il barone von Leutrum, poté godersi qualche anno di riposo, onorato dal re ed amato dai cuneesi che governava saggiamente. Per dimostrargli la sua stima Carlo Emanuele III gli offri il collare della SS. Annunziata ossia la più alta onorificenza della Casa Reale a condizione che abiurasse la sua fede protestante e abbracciasse il cattolicesimo, ma lui rifiutò l’offerta, affermando che “chi non persevera nella propria fede non merita alcuna stima”. Il barone tedesco in punta di morte aveva detto in lingua francese nel suo testamento “Dedans le temple de Saint-Jean. Que l’on m’enterre là dedans” ossia “nell’antico tempio del Ciabas, lì voglio essere sepolto, dove il mio cuore troverà pace” come dice la famosa canzone popolare di Gipo Farassino e ancor oggi conosciuta nelle Valli, come Barun Litron.

Morì nove giorni più tardi esattamente il 16 maggio 1755 ed i suoi soldati gli resero gli ultimi onori accompagnando le sue spoglie al tempio del Ciabàs, dove il generale era solito frequentare il culto valdese. La sua tomba venne scavata ai piedi del pulpito e coperta da un’enorme lastra in pietra sulla quale venne fissata, per mezzo di quattro rosette, l’iscrizione funeraria dedicatagli dalla città di Cuneo. Nel corso del culto di domenica che sarà presieduto dalla pastora Elisabeth Loen con la partecipazione musicale della corale e il gruppo degli ottoni verrà eseguito lo storico inno valdese intitolato “Il Giuro di Sibaud”.

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